I nuovi treni Stadler ETR350 presentati recentemente circoleranno sulle linee elettrificate del servizio ferroviario regionale e saranno gestiti da Tper, l’azienda di trasporti nata da meno di un anno.
Nuovi treni per nuova azienda: un segnale concreto e molto positivo che è d’auspicio per il miglioramento della qualità del servizio, ma anche elemento forte per fare del trasporto pubblico locale un motivo di scelta consapevole della mobilità sul territorio, in un’ottica di sostenibilità ambientale e di intermodalità.
Dotarsi di nuovi treni, oggi, è un fatto tutt’altro che scontato: si tratta di investimenti che seguono procedure complesse e presuppongono un considerevole impegno di risorse finanziarie. Ancora di più se si considera la carenza di investimenti nel nostro paese: una recente analisi di ASSTRA, l’associazione di settore delle imprese del trasporto pubblico, evidenzia una anzianità media nazionale del materiale rotabile ferroviario che è superiore a 20 anni per i mezzi di trazione e che supera i 30 nel materiale rimorchiato.
L’entrata in servizio di nuovi treni deve essere vista come un importante segnale di attenzione delle istituzioni e delle aziende coinvolte alle esigenze di mobilità delle persone, una risposta nei fatti alle aspettative giustamente crescenti degli utenti pendolari e del territorio.
I nuovi elettrotreni andranno a migliorare i servizi delle linee regionali che consentono l’utilizzo della trazione elettrica (in particolare la Bologna-Portomaggiore e, successivamente, la Bologna-Vignola), ma il beneficio della novità si avvertirà anche sulle altre tratte regionali, per le quali si libererà la disponibilità di treni già in servizio da qualche anno, ma comunque di moderna concezione e di comprovato gradimento da parte dell’utenza, che potranno sostituire gradualmente i rotabili più anziani che ancora sono in servizio.
L’impegno operativo e gestionale di Tper accompagnerà, quindi, quello economico che la Regione ha compiuto per offrire standard di servizio sempre più elevati. I nuovi treni segnano, infatti, un salto di qualità notevole per confort, dotazioni di bordo, e accessibilità: un sensibile contributo al miglioramento delle condizioni di viaggio che l’Azienda è impegnata a garantire ogni giorno.
La presentazione, avvenuta il 21 gennaio scorso, ha riguardato i 12 elettrotreni FLIRT ETR 350 di fabbricazione svizzero-italiana Stadler/Ansaldo Breda, i primi due dei quali entreranno in servizio sulla linea regionale Bologna-Portomaggiore. I convogli sono costituiti da cinque vagoni articolati per una spesa complessiva di circa 78 milioni di euro. Fanno parte del piano straordinario di interventi sul materiale rotabile intrapreso dal 2008 dalla Regione Emilia-Romagna e su cui ha dirottato ingenti risorse proprie e provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Il piano di investimenti ha consentito di rinnovare circa il 60% della flotta di proprietà regionale e, nel complesso, quasi 1/5 dei treni che svolgono i servizi ferroviari in Emilia-Romagna, ha previsto l’acquisto di 10 locomotive elettriche Bombardier del tipo E 464 per un costo complessivo di 29,5 milioni di euro, attualmente utilizzate per trainare 20 moderne carrozze a due piani del tipo Vivalto e 9 carrozze necessarie per la reversibilità dei singoli convogli che così possono essere guidati da entrambi i lati senza dover spostare la motrice. La relativa spesa è stata di circa 37,2 milioni di euro. Per migliorare i servizi sulle linee ferroviarie non elettrificate sono state acquistate anche 12 automotrici diesel di fabbricazione della ditta polacca Pesa, composte da 3 vagoni ciascuna, per una spesa di circa 42 milioni di euro di risorse garantite dalla Regione. In 5 anni, con l'entrata in servizio delle carrozze bipiano, degli Atr 220 e dei nuovi etr 350, il servizio regionale garantisce 10.000 posti in più a sedere sui propri treni.