La città civile
"La cortesia è il miglior compagno di viaggio è parte del progetto "La città civile" che vede le scuole bolognesi impegnate insieme a istituzioni, aziende e associazioni per il rilancio del senso civico in città. Sono lontani i tempi in cui Bologna era percepita da tutti come capitale del senso civico in Italia. Una città la cui crescita economica si era accompagnata alla crescita civile in un virtuoso reciproco condizionamento. Oggi in tanti più che abitare la città la consumano ed hanno fatto della maleducazione e della trasgressione delle regole uno stile di vita.
Appare evidente che il senso di appartenenza è in crisi in tante persone. Esiste però anche una Bologna che si impegna a favore della comunità, ascolta il prossimo. Bologna - direbbe Robert Putnam, lo studioso di quella straordinaria risorsa coesiva che sono la fiducia negli altri e i rapporti di reciprocità generalizzata - è ancora abitata da tanti "giardinieri civici". A questa Bologna dà voce il progetto "La città civile".
Il racconto delle iniziative già realizzate è sul sito www.lacittacivile.it.
Elogio del trasporto pubblico
Il trasporto pubblico aiuta la città a respirare, a muoversi con intelligenza, a risparmiare energia.
A bordo dei bus bolognesi quotidianamente vengono effettuati 300.000 viaggi. Se, invece che in bus, tutti si spostassero in automobile, la città si bloccherebbe. Tutti apparentemente liberi di girare in macchina in realtà rimarrebbero fermi perché lo spazio, così come le altre risorse ambientali, è limitato. Un trasporto pubblico di qualità è nell’interesse anche di chi usa abitualmente l’auto per muoversi. Un sistema di mobilità sostenibile non può prescindere dal trasporto pubblico.
A Bologna e provincia i mezzi ATC in un anno percorrono oltre 37 milioni di chilometri, pari a 927 volte il giro del mondo. Gli abbonamenti annuali sono più di 55.000.
Autisti e passeggeri per un buon viaggio
Un trasporto pubblico efficiente ha bisogno anche della colalborazione dell'utenza che può in tanti modi facilitare il lavoro degli autisti che guidano tante ore ogni giorno in condizioni sempre più difficili. Ad esempio segnalando alle fermate l'intenzione di salire; non è obbligatorio farlo ma contribuirebbe ad evitare soste inutili e malintesi.
La cortesia il miglior compagno di viaggio
Insieme agli autisti sono in tanti, chi un'ora, chi venti minuti, chi di più, chi di meno, quelli che viaggiano sui mezzi di trasporto pubblico. Giovani, uomini e donne, bolognesi e stranieri, lavoratori e studenti, bambini e anziani, persone con difficoltà motorie: sui bus viaggiano tutti.
Come in uno specchio nei bus si riflettono i problemi ma anche le virtù della città. Negli autobus c'è l'armonia e il disordine, la cortesia e la maleducazione, il sorriso e la tristezza. Si incontra chi si sente parte della comunità e chi estraneo.
C'è chi lascia gentilmente il posto a sedere a chi ha bisogno e c'è chi abbassa lo sguardo per non vedere.
C'è chi saluta e sorride al conducente e chi lo ritiene a torto colpevole di ogni problema. C'è chi adagia lo zaino in basso e chi indifferente lo lascia sulle spalle rischiando di urtare e intralciare gli altri passeggeri, c'è chi scende dalla porta giusta e c'è chi sale da quella sbagliata restando a volte intrappolato perché dai monitor l'autista non riesce a vederlo.
C'è chi paga il servizio perché è un dovere e c'è chi, indifferente al dovere, viaggia "gratis".
C'è chi parla ad alta voce al cellulare disturbando gli altri passeggeri e gli autisti e c'è chi lo fa a voce bassa per non creare disagio. C'è chi coglie il gesto del malintenzionato e reagisce e c'è chi volge lo sguardo altrove, c'è chi blocca l'uscita e chi si fa da parte per non infastidire, c'è chi appoggia con arroganza i piedi sul sedile o danneggia l'autobus e c'è chi è consapevole che i danni saranno pagati da tutti.
C'è chi mette il guinzaglio e la museruola al proprio cane e chi pensa di poterlo lasciare libero sull'autobus incurante dei timori altrui.
C'è chi prenota la discesa in anticipo e si posiziona per termpo vicino alle uscite e chi lo fa all'ultimo istante. C'è chi accetta la multa se è sprovviso di biglietto e chi si arrampica sugli specchi per giustificarsi. C'è chi semplicemente rispetta le regole e chi non le rispetta. C'è chi si identifica negli altri e chi agli altri è indifferente.
Vale per il bus, vale in mille altri luoghi pubblici.
Autisti e passeggeri insieme possono fare molto affinché sui mezzi si respiri un buon clima, un clima civile. Dando innanzi tutto il buon esempio.
L'invito è alla responsabilità, a guardare gli altri come a se stessi. La cortesia e il rispetto delle regole da parte di tutti son i migliori compagni di viaggio. Autisti e passeggeri sono umani e possono sbagliare. Aiutiamo ci per diventare tutti migliori. Bologna può tornare a stupire per la sua civiltà in autobus, e non solo.