Come ogni giornata dedicata a temi importanti, anche l'8 marzo è un’occasione per riflettere su “a che punto siamo?”, sul percorso compiuto verso la parità di genere: un cammino iniziato secoli fa e che ancora ci vede impegnati.

Tper crede nel rispetto delle persone e considera le risorse umane il proprio principale asset. Sono tanti gli strumenti che sono stati messi in campo negli anni sul tema del welfare, della inclusione e del rispetto. Sia per chi lavora in azienda sia per chi sceglie Tper ogni giorno per i propri spostamenti: dalla parità di salario all'integrazione del congedo parentale, dall'attenzione al tema della genitorialità alla collaborazione con le associazioni che mettono al centro i diritti delle donne per dire “no”, ad esempio, ad ogni forma di molestia o di violenza. In questi giorni sui nostri autobus è iniziata una campagna contro le molestie e per la sicurezza sull'autobus vissuto come “comunità su ruote”: si tratta di azioni simboliche, certo, ma anche i simboli sono tessere di un mosaico più vasto.

L'impegno dell'azienda c'è. Molte cose sono state fatte, molte altre si possono e si devono ancora fare e ogni suggerimento è gradito e apprezzato, così come ogni aiuto a correggere, fermare o reprimere eventuali comportamenti impropri. Per questo, al suo interno Tper ha attivato un canale per segnalazioni o comunicazioni (nuova casella di whistleblowing dedicata proprio al tema discriminazioni/inclusione di genere,) ed è stata decisa la nomina di un presidio sul tema della parità di genere per dedicare tempo e ascolto su tutti i temi che interessano le donne.

Tper ha avviato inoltre le pratiche necessarie per l’ottenimento della certificazione di parità, ma più dei, seppur importanti, riconoscimenti formali contano i fatti concreti. È, questo, un cammino che Tper vuole continuare a percorrere, insieme e grazie alle oltre 400 donne che ogni giorno danno il loro contributo a cambiare il movimento.

Per dettagli su policy, azioni e campagne: www.tper.it/sostenibilita#sdg5