Il 29 luglio 1938, a seguito della Convenzione tra il Comune di Ferrara e la Fiat, divenne diretta concessionaria del servizio ferrarese, la Società Trasporti Urbani (STU) di Milano. Sin dal giugno del 1938, La STU era subentrata alla TFL nella gestione provvisoria della rete di autobus e tram (foto 7 e 8).
Il 2 Agosto del 1938 la STU presentò una relazione tecnica di progetto per il nuovo impianto filoviario da realizzare a Ferrara.
La trasformazione della rete iniziò il 28 ottobre del 1938.
La rete STU prevedeva, temporaneamente:
- Linea 1 Castello - Ferrovia (Tram)
- Linea 2 Ospedale Sant'Anna- Borgo San Giorgio (Autobus a metano)
- Linea 3 Porta Mare - Foro Boario/Aeroporto (Autobus ad accumulatori)
- Linea Ferrara (Castello) - Pontelagoscuro (Tram)
Il 31 marzo 1939 cessava la trazione tranviaria a Ferrara sostituita provvisoriamente con autobus (foto 9).
La linea per Pontelagoscuro non fu più considerata extraurbana ma facente parte della circoscrizione Comunale di Ferrara. Con lo smantellamento delle tranvie elettriche si procedette alla rimozione dei binari e all’asfaltatura delle strade.
Nel 1939, fra le lamentele dei cittadini per la scarsa affidabilità del trasporto pubblico, avvenne l'attivazione dei filobus urbani (foto 10). La rete STU nel 1940 comprendeva:
- Linea 1 Ferrovia - Ospedale Sant'Anna (Filobus)
- Linea 2 Ferrovia - Borgo San Giorgio (Filobus)
- Linea 3 Porta Mare - Foro Boario/Aeroporto (Autobus ad accumulatori).
- Linea 4 Castello - Pontelagoscuro (Autobus a metano)
La seconda guerra mondiale causò numerosi danni al servizio pubblico di trasporto (distruzione della rimessa filoviaria e della sottostazione elettrica di alimentazione in via Porta Catena) con conseguente sospensione della rete filoviaria. Gli autobus per Pontelagoscuro, furono i soli a non aver mai interrotto il servizio per tutto il periodo bellico (foto 11). Tutto il parco rotabile ferrarese aveva subito danni o era stato logorato dall’intenso servizio.
Il 25 settembre 1945 era ripreso il servizio filoviario (foto 12). La STU, con le proprie risorse, ripristinò completamente il servizio d’anteguerra entro l'ottobre del 1945.
Il 10 novembre 1949 si riunirono a Torino le rappresentanze della STU e del Comune di Ferrara per rilanciare il trasporto pubblico ferrarese. Nello stesso anno fu istituita una commissione comunale con il compito di considerare l'opportunità di municipalizzare il servizio di trasporto pubblico.
Alla fine del 1952 la Giunta Comunale dispose l'assunzione diretta dei trasporti urbani di Ferrara mediante la costituzione di un’Azienda Speciale denominata Azienda Trasporti Auto filoviari Municipali. Tutto il materiale mobile e immobile della STU fu trasferito all'ATAM anche se, per vetustà e limitatezza, era insufficiente a soddisfare le necessità locali. Con la municipalizzazione si tendeva al miglioramento del materiale rotabile e degli impianti fissi, modifiche furono apportate alla rete, ormai non più in linea con l'espansione della città.
Il 31 luglio 1956 l’ATAM subentrò alla STU.
La rete in transizione era costituita da:
- Linea 1 Ferrovia - Porta Mare (filobus)
- Linea 2 Ferrovia - San Giorgio (filobus)
- Linea 3 Ferrovia - Foro Boario (autobus)
- Linea 4 Castello - Pontelagoscuro (S.M.Madd.) (autobus)
La STU gestì, provvisoriamente, le autolinee 3 e 4 fino al 31 dicembre 1956.
Le altre pagine della storia del trasporto pubblico di Ferrara
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