Sono ben 23 i nuovi autobus che nel mese di febbraio entrano in servizio a Bologna sulle linee urbane e suburbane, andando a sostituire altrettanti mezzi più datati del parco veicolare pubblico.
I nuovi bus – presentati il 28 gennaio 2014 in Piazza Maggiore a Bologna - sono di due diverse tipologie, tutti alimentati a gas naturale e con dotazioni e allestimenti interni d’avanguardia; sono, pertanto, all’insegna di un’altissima compatibilità ambientale, oltre che di sempre più accentuato comfort per i passeggeri.
Sono provvisti di impianto di climatizzazione integrale, di dispositivo per l’annuncio fonico esterno, di pianale ribassato per agevolare la salita e la discesa, di pedana estraibile e relativo posto attrezzato a bordo del bus riservato alle persone in carrozzella, nonché della piattaforma dedicata ad ospitare passeggini aperti, secondo gli standard già adottati da diversi anni a Bologna per gli acquisti di bus urbani.
Gli 11 bus snodati “Avancity Plus S”, prodotti dalla BredaMenarinibus, sono veicoli di 18 metri che saranno utilizzati sulle linee urbane a maggiore carico d’utenza. Potranno essere impiegati quotidianamente sulle linee 19, 27 e 35, ma anche sulle linee diametrali 13 e 14 e sulle circolari 32 e 33 in caso di interruzione del servizio filoviario o sulle corse non effettuate dai filobus; nei festivi saranno utilizzati anche sulle linee 21 e 25.
I 12 bus Iveco Bus “Citelis” saranno, invece, introdotti in servizio sulle altre linee urbane su cui circolano mezzi di 12 metri, ma per la loro versatilità e capacità di trasporto potranno essere impiegati anche sulle linee suburbane di collegamento con l’area metropolitana più allargata.
L’acquisto di questi 23 nuovi bus ha comportato un investimento complessivo di 6,3 milioni di euro, sostenuto al 50% da Tper in autofinanziamento e per il restante 50% finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei fondi del Ministero dell’Ambiente destinati all’ “Accordo di Programma per la qualità dell’aria 2012-2015”; i bus sono stati acquistati con una procedura di gara europea bandita in sinergia dalle tre aziende emiliano-romagnole Tper, Seta e Start per la fornitura di diversi lotti di autobus.
L’attenzione all’ambiente è un tema che vede il costante impegno di Tper: i principali obiettivi sono la riduzione dei consumi, degli inquinanti in atmosfera ed il contenimento delle emissioni acustiche. In particolare per i servizi urbani si punta in maniera sempre più decisa sulla filoviarizzazione e sui bus a metano. Notevoli sono i vantaggi della combustione del metano: non rilascia benzene, anidride solforosa e particolato; inoltre, le emissioni di anidride carbonica del motore a metano sono inferiori del 25% rispetto ai carburanti tradizionali e quelle di ossidi di azoto addirittura del 90%. In aggiunta, i bus a gas naturale, così come i filobus, consentono un deciso abbassamento dell’impatto acustico e delle vibrazioni rispetto ai mezzi a gasolio: un particolare non secondario, specie in ambito urbano, per un trasporto pubblico sempre meno impattante e sempre più a misura di città.
Quanto all’utilizzo del gas naturale come combustibile di trazione, Tper è la sola azienda in Italia ad avere oggi tre stazioni di rifornimento di metano per la flotta di bus: due a Bologna, nei depositi di via Ferrarese e via Due Madonne, e una a Ferrara, al deposito di via Trenti. Si tratta di impianti che, a regime, potranno consentire di rifornire fino a 280 autobus alimentati a gas naturale.
Con l’ingresso in servizio di questi 23 nuovi mezzi, il numero dei bus a metano che Tper mette in servizio nell’area urbana e suburbana di Bologna sale a 194 mezzi, un dato molto significativo in termini di rispetto ambientale, in piena coerenza con le linee guida dell’Unione Europea, che vedono nell’alimentazione a gas naturale delle flotte pubbliche un caposaldo dello sviluppo del trasporto pubblico su gomma in direzione dell’ecosostenibilità.
Tper conta complessivamente 229 bus a metano, 194 in servizio nel bacino bolognese e 35 in quello ferrarese: un numero rilevante nel panorama italiano, dove ne circolano in totale circa 2300, tra autobus e minibus a metano.
Tra le città italiane, solo le due metropoli Roma e Torino possono vantare un parco veicolare a gas naturale più numeroso di quello di Bologna, ed anche in un raffronto con le realtà europee che hanno puntato su questo carburante particolarmente rispettoso dell’ambiente per le loro flotte di bus, i 229 bus a metano di Tper non sfigurano affatto se rapportati ai 465 di Madrid, ai 410 di Atene e ai 376 di Barcellona e si avvicinano ai 255 della conurbazione di Oporto: tutte realtà metropolitane, sia in Italia che in Europa, con reti di servizio e bacini d’utenza decisamente più estesi di quello bolognese.
Dai prossimi mesi, quindi, il servizio urbano di Bologna sarà coperto, per oltre l’83% con mezzi ad alta compatibilità ambientale (di cui fanno parte, oltre a quelli a metano, anche i mezzi elettrici, ibridi, diesel Euro 4 o dotati di filtro antiparticolato).
Inoltre, come detto, 23 nuovi mezzi significano anche una maggiore diffusione di dotazioni di bordo che sono determinanti per garantire un viaggio più confortevole e accessibile a tutti:
- quest’anno gli impianti di climatizzazione integrale saranno presenti su oltre il 70% dei 449 bus che svolgono servizio sulle linee urbane (un dato che sui collegamenti extraurbani, caratterizzati da spostamenti più lunghi, supera già oggi decisamente l’80%). Tper potrà, quindi, offrire un servizio sempre più rispondente alle esigenze dell’utenza, privilegiando specie in estate, l’utilizzo di questi veicoli;
- i mezzi a pianale ribassato, che agevolano gli accessi e le discese in particolare degli anziani e delle persone con difficoltà motorie, rappresenteranno il 91% dei bus urbani;
- i bus con posti attrezzati per ospitare passeggeri con disabilità su carrozzelle, con i nuovi ingressi, salgono a coprire il 78% del parco veicolare urbano;
- anche chi viaggia con bambini piccoli potrà fruire di un’offerta sempre più ampia di bus che hanno a bordo la piattaforma dedicata a carrozzine e passeggini aperti, oltre a quella per le carrozzelle delle persone con disabilità: questi bus in meno di sette anni sono passati da 0 a 241, grazie ai nuovi acquisti e agli interventi d’officina sui quei mezzi dove è stato possibile ampliare questa possibilità, sempre più apprezzata dall’utenza.